Geologo, Ingegnere ambientale, ho introdotto per primo in italia il concetto di retrofit elettrico dei veicoli esistenti. Parlo troppo, troppo veloce di troppe cose. Non-mi-si-regge. Il mondo è complicato, connesso, fuso, pieno di sentieri e strade che si incontrano, si intrecciano. Mi piace esplorare quelle piu' strambe.
Un paio di giorni fa Benjamin Netanyahu e’andato in tv, a spiegare i prossimi passi di Israele a Gaza. Parlava di corridoi umanitari etc etc. In pratica forniva, ormai lo sappiamo, le premesse di nuovi massacri grazie a nuove scuse ( i terroristi si nascondono bla bla bla)Bene ricordare, nel merito, una cosa elementare: perfino nell’ atroce secondo conflitto mondiale, ospedali scuole e luoghi di rifugio non sono stati MAI obbiettivi voluti e dichiarati.
A prescindere dal fatto che la popolazione fosse”complice” o che questi luoghi potessero nascondere qualche combattente. Lo imponeva e lo impone la convenzione di Ginevra che stabilisce regole e limiti anche nei conflitti. Non che non siano stati coinvolti, ma non volontariamente, non scientemente.
Non è roba da poco: chi non la rispetta, la Convenzione, è ufficialmente un criminale di guerra e se il non rispetto e’ teorizzato e fomentato è ufficialmente un genocida.Niente, nemmeno la analoga ferocia dei propri avversari, giustifica certe azioni. Ma non divaghiamo: il punto essenziale, che definisce l’attuale governo israeliano come genocida è la cartina.
È incredibile ma praticamente tutti i nostri media hanno taciuto, oppure, peggio, non si sono accorti, sullo squadernamento esplicito della soluzione finale.Non la chiamo così a cuor leggero: e’ implicita ( dovrei dire: esplicita) nella cartina stessa. Notizia data in apertura dei principali telegiornali con il commentatore di turno che espone il Benjamin-pensiero e niente dice sulla cartina stessa. Sulla certezza, esplicata in mondovisione, di cosa vuole, oggi, Israele.
A questo punto siete curiosi, ma io spero che, come me, un sussulto, un fremito, un turbamento, abbia per un attimo agitato il sereno tran tran della vostra cena. A me, personalmente, ha mandato di traverso un canederlo.
Eccola la foto:la vedete in apertura di questo post.
Non devo aggiungere altro, spero.
La soluzione del conflitto israeliano palestinese? Questo è il punto di vista dell’attuale governo israeliano. Per ottenerlo, nessuna pace è possibile, nessun accordo e’ plausibile.
Per ottenerlo vi sono solo due possibili mezzi: genocidio e pulizia etnica.
Con tutta evidenza, nell’impossibilità pratica ( non morale!!!) del primo, sappiamo dalle esperienze pregresse che ci va tempo soldi spazio ed organizzazione per sterminare un intero popolo, Israele punta al secondo. Non sto interpretando nulla.
Non sto estrapolando nulla.
Non sto accusando nessuno.
Sto descrivendo.
Quella che espone Benjamin Netanyahu non è una minaccia.
Non è una vendetta.
È come vede le cose.
Il punto è che è come vedono le cose TUTTI, da quelle parti. Sanno tutti che QUESTO, non altro è il modo di intendee la questoine dell’attuale governo Israeliano.
In questo contesto non vi è pace possibile, non vi è accordo possibile, non vi è esito possibile.
L’happy end, nella storia, esiste solo perché la storia la raccontano i vincitori.
Qui nemmeno quello è dato. Perché vincitori non possono esserci.
Ricordatevi di questa cartina, nelle prossime settimane e mesi, quando sentirete parlare di accordi e proposte. Quando in ordine sparso e scarso vedrete un presidente a caso parlare di soluzioni al conflitto Israele-palestinese.
La soluzione di Israele e’ quella di questa cartina.
Non è sempre stato così. Come un vaso, prima di cadere a terra ed andare in mille pezzi, era sul tavolo, tutto intero. Ma ora è così ed esperienza e seconda legge della termodinamica dicono che il vaso non tornerà tutto intero sul tavolo. Si, sto proprio parlando di Pandora e del SUO vaso.
Un fantasma che sembra costituire quasi il 90% di…. TUTTO.
Da alcuni decenni ci siamo accorti che le Galassie ruotano troppo velocemente.
Mettendo insieme stelle, ammassi, nebulose, buchi neri, etc etc, in breve tutta la materia, visibile ed invisibile, ragionevolmente presente in una data Galassia, non si raggiunge la massa necessaria a farle ruotare alle velocità che misuriamo.
Apparentemente, esiste una ENORME quantità di materia, sconosciuta, che non interagisce con niente altro, diffusa nell’intero volume della galassia ed anche oltre, il cui unico effetto misurabile è quello di tenere insieme, grazie alla sua massa, la Galassia stessa. Grazie a questa materia oscura, si suppone, le Galassie ruotano più velocemente di quanto ci aspettiamo.
Questo è stato verificato per migliaia di galassie, a distanza crescenti. Riguarda TUTTE le Galassie: in generale sembra ci sia MOLTA più massa di quella che riusciamo a vedere o intuire. Per essere esatti: sembrerebbe che oltre il 90% della massa dell’Universo sia costituito da materia oscura.
Ecco quindi che da quasi cinquanta anni ci si chiede cosa sia questa massa.
Particelle WIMP, neutralini, microbuchi neri primordiali, calzini spaiati provenienti da un altro universo ( con abitanti molto disordinati, data la quantità di calzini spaiati)… la lista è lunga. Sappiamo che non può essere materia ” normale”: la quantità di deuterio presente nell’Universo è molto sensibile alla quantità di idrogeno ( e quindi di materia ordinaria) presente nell’Universo. La quantità di deuterio presente è congruente con la quantità di materia barionica che vediamo.
Qualunque cosa sia, quindi, è cosa esotica.
Ma se, dopotutto, si stesse cercando nella direzione sbagliata?
Il primo spunto me l’ha dato la lettura di un libro di Carlo Rovelli, sette lezioni di fisica, dove si parlava della difficoltà di legare la gravità ed il calore, non si riesce a distinguere le proprietà di un campo gravitazionale ” caldo” ed uno ” freddo”. Inoltre quando si prova a descrivere la gravità in termini quantistici, si perde il “tempo”, come variabile descrittiva.
Pure se esistono interazioni esistono relazioni fra le cose, vi deve essere qualcosa d’altro che ” tiene conto” di quel che succede. Cosa dipende da cosa, cosa CAUSA cosa. E se al posto del tempo avessimo un’altra grandezza con la quale descrivere il succedere delle cose?
Beh, una teoria in merito esiste: la Gravità Entropica: La teoria della gravità entropica di Erik Verlinde suggerisce che la gravità è un effetto emergente dell’entropia associata alle informazioni contenute nello spazio-tempo.
Secondo questa visione, le forze gravitazionali possono essere derivate da principi termodinamici, in particolare dal secondo principio della termodinamica che regola l’aumento dell’entropia.
In sintesi secondo Erik Verlinde:
Gravità come forza entropica: La gravità emerge come una forza entropica dovuta a cambiamenti nella quantità di informazione associata alla posizione degli oggetti materiali. Questa teoria suggerisce che la gravità è collegata alla termodinamica e alle informazioni nello spazio-tempo.
In altre parole, la gravità è una proprietà emergente, una conseguenza della tendenza naturale dei sistemi fisici a massimizzare l’entropia.
Principio olografico: La teoria si basa anche sul principio olografico, che suggerisce che tutta l’informazione contenuta in un volume di spazio può essere rappresentata come un’olografia sulla sua superficie di confine. Questo implica che le leggi fisiche all’interno di un volume di spazio possono essere descritte da informazioni su una superficie bidimensionale che circonda tale volume.
Secondo principio della termodinamica: Verlinde utilizza il secondo principio della termodinamica, che afferma che l’entropia di un sistema isolato tende a crescere nel tempo. La gravità, secondo questa teoria, risulta dal comportamento entropico dei microstati che descrivono la posizione e lo stato delle particelle.
Applicazione alle particelle: Quando una particella si avvicina a una superficie (ad esempio, un orizzonte degli eventi), c’è un cambiamento nell’entropia della superficie, che induce una forza che può essere interpretata come gravità. Questo è paragonabile all’effetto che le particelle subiscono in una teoria della gravità quantistica.
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Bene: qui arriva il bello, la mia ipotesi:
Curvatura Spazio-Temporale: Se accettiamo l’idea che l’entropia possa influenzare la curvatura dello spazio-tempo, allora è possibile che le distribuzioni di entropia nel cosmo possano contribuire alla curvatura dello spazio-tempo, in modo simile alla massa ed all’energia, secondo la relatività generale.
Ecco quindi che la materia oscura potrebbe essere un Effetto Entropico: Se l’entropia può creare curvature nello spazio-tempo, potrebbe spiegare parte delle anomalie gravitazionali attribuite alla materia oscura. Invece di postulare una forma di materia invisibile, potremmo considerare che l’aumento dell’entropia in certe regioni dello spazio produce una curvatura dello spazio-tempo che simula gli effetti gravitazionali osservati.
La cosa interessante è che l’entropia AUMENTA sempre.
Di conseguenza lo spazio tempo NON sarebbe rappresentabile come un telo perfettamente elastico ma come un telo elastico che, pian piano, si deforma permanentemente: l’inesorabile crescita dell’entropia si traduce in un aumento della curvatura, ovvero simula la presenza di una quantità di materia in realtà inesistente.
La cosa interessante è che si può verificare immediatamente questa ipotesi:
Se l’apparente contributo gravitazionale legato alla materia oscura è davvero legato all’entropia, le galassie più remote, che vediamo all’inizio della loro storia, avendo avuto meno tempo per far crescere l’entropia, sembrerebbero avere meno materia oscura.
Analogamente, le galassie più vicine e fra queste quelle con la popolazione stellare più anziana ( le galassie ellittiche) avrebbero una apparente maggiore presenza di materia oscura.
Infine essendo questa deformazione dello spazio tempo legata all’entropia, sarebbe anche proporzionalmente legata alla storia termodinamica di ogni singola parte dell’universo in cui vediamo effetti apparentemente riferibili alla materia oscura.
Ipotesi affascinante ma…. le prove?!!
Verifica:
Studi e Dati Esistenti Galassie Lontane: Esistono già alcuni studi che mostrano che le galassie nelle prime fasi dell’universo hanno curve di rotazione che suggeriscono meno materia oscura rispetto alle galassie moderne. Questi studi potrebbero essere ulteriormente analizzati alla luce della mia ipotesi.
In particolare, uno studio recente mostra come la ” materia oscura”, per le galassie più distanti, sembri essere meno ” aggregata” intorno alle galassie o agli ammassi galattici di quanto farebbe prevedere il modello cosmologico standard, il cosidetto modello CDM:
E’ ESATTAMENTE quello che ci attendiamo se la mia estensione cosmologica alla teoria gravitazionale entropica ha fondamento. Nelle fase iniziali della storia dell’Universo, è successo ancora ” poco”.
L’entropia è ” bassa” ed è diffusa su aree vaste. Con il tempo, l’aggregarsi delle galassie, la nascita delle stelle di prima e seconda generazione, fanno succedere MOLTE cose intorno e dentro a loro e quindi, seguendo il secondo principio della termodinamica, l’entropia aumenta più rapidamente intorno a questi centri di condensazione.
Ci attendiamo quindi che per galassie simili ma a distanza e quindi di età diverse, la distribuzione e la quantità apparente di materia oscura siano diverse. Anche questa potrebbe essere una linea di indagine: prendendo galassie di identica tipologia ma ” fotografate” in epoche diverse, NON ci attenderemmo una distribuzione simile della materia oscura.
Non solo: a parità di epoca, a pari distanza da noi, galassie con storie diverse avrebbero quantità diverse di materia oscura.
Dove la popolazione stellare è più evoluta, dove sono successe più cose, dove l’entropia è maggiore, ci attenderemmo effetti attribuibili ad una maggiore quantità di materia oscura. Le galassie ellittiche sono più ” evolute”, hanno una storia più complessa ed una popolazione stellare tipicamente più anziana di quelle a spirale. Se l’estensione cosmologica della gravità entropica, da me proposta, ha fondamento, ci attendiamo quindi una maggiore discrepanza tra massa visibile ed effetti gravitazionali per le galassie ellittiche, nei confronti delle altre tipologie, a parità di età.
L’ipotesi sembra confermata da alcuni studi, sempre recenti, ad esempio:
Conclusione provvisoria: Esiste la possibilità che quella che chiamiamo materia oscura sia in realtà una caratteristica profonda dello spazio tempo: l’aumento dell’entropia provoca, nel tempo, una deformazione permanente dello stesso, che si manifesta come una forza apparente, che attribuiamo, in mancanza di meglio ad una ” misteriosa ” materia oscura”.
In questa interpretazione, l’universo invecchia e con lui invecchia lo spazio tempo. Il telo perfettamente elastico che rappresenta, in due dimensioni, lo spazio tempo quadridimensionale di Enstein, non è più perfetto: via via che l’entropia aumenta, invecchia, si deforma permanentemente, mantiene la storia di quello che è successo.
In questo articolo ho proposto due rapide verifiche che sembrano dare riscontri a favore dell’ipotesi. Mi auguro che altri, con ben altre basi prendano in mano l’idea, la sviluppino, la verifichino o, nel caso, confutino.
Di seguito un’appendice ” numerica” per i più curiosi, che mostra i fondamenti della teoria gravitazionale entropica ed una sua possibile estensione cosmologica, che è quello che propongo.
1. Entropia e Informazione
La gravità entropica si basa sull’idea che l’entropia, una misura del disordine o dell’informazione di un sistema, giochi un ruolo cruciale nella formazione della gravità. Il cambiamento dell’entropia ΔS associato a uno spostamento di un oggetto di massa m è dato da:
Aumento dell’Entropia e Gravità
Per mostrare come un aumento dell’entropia corrisponda a un aumento della gravità, consideriamo un sistema in cui l’entropia totale S aumenta. Secondo la relazione termodinamica, la forza gravitazionale è proporzionale alla variazione dell’entropia:
Conclusione
Il formalismo matematico della gravità entropica mostra che la gravità può emergere come una forza dovuta ai cambiamenti nell’entropia di un sistema. Un aumento dell’entropia comporta un aumento della forza gravitazionale percepita, collegando direttamente la termodinamica con la gravità.
Questo approccio innovativo offre una nuova prospettiva sulla natura della gravità come fenomeno emergente piuttosto che come forza fondamentale.
L’estensione cosmologica, da me proposta, postula che l’emergenza della gravità dai cambiamenti di entropia implichi un suo aumento continuo proporzionale alla storia termodinamica della parte di Universo che viene considerata.
In pratica postula un’isteresi nel tessuto spazio temporale. Da notare come questo si leghi, in modi che qui non tratterò, con la conservazione dell’informazione nei buchi neri, un problema ancora largamente aperto, che potrebbe essere affrontato in modi nuovi.
Sembra un paradosso; nel momento in cui ci si accinge a creare le condizioni di stabilità e certezza di cui hanno bisogno le rinnovabili per svilupparsi ed essere finanziate, si creano anche le premesse per assestare un colpo mortale alle CER; le comunità energetiche rinnovabili, che stanno nascendo ovunque nel nostro paese, nell’entusiasmo generale.
Un colpo mortale?Assolutamente si, ed in culla. Una cosa da strage degli innocenti, niente meno.
Possibile?
Purtroppo sì, salvo un intervento deciso e chiarificatore del legislatore.
Il problema è che la maggiore confusione sembra avercela proprio il legislatore. Gli incentivi che ha definito per le Comunità energetiche vanno sotto il nome di Tariffa Incentivante Premio ( per brevità: TIP).
Che siano incentivi, non vi è dubbio: vengono erogati al referente di una CER, a fronte di uno scambio di energia virtuale tra produttori e consumatori iscritti alla cer stessa e sottostanti alla stessa cabina primaria.
Non si pagano le tasse, su questi incentivi, non si paga l’iva, non si emette fattura.Tutte cose che invece succedono quando si applica una tariffa.Una tariffa, infatti, è un corrispettivo pagato a fronte di un bene o servizio, generalmente definita, per motivi vari direttamente o indirettamente dallo Stato.
Per i dettagli cfr: https://www.treccani.it/enciclopedia/tariffa_(Enciclopedia-Italiana)/
Una tariffa NON è un incentivo questo è CERTO, sta nella sua stessa definizione, nella sua natura ed anche nella sua materiale applicazione.
Pertanto, per riceverne il corrispettivo, si deve emettere fattura, si deve applicare l’IVA, si devono pagare le tasse sugli ( eventuali) utili…Chiara la differenza, tra incentivo e tariffa?
Bene.
Quindi: PERCHE’ il legislatore ha deciso di chiamare, incongruamente, tariffa, una cosa che è a tutti gli effetti e dimostrabilmente un incentivo?
Lo ignoriamo. Quello che possiamo dire per certo però è che questo precedente genera un’enorme confusione interpretativa laddove una VERA tariffa, può ora essere confusa con un incentivo,e di conseguenza essere ritenuta incompatibile, per legge, con altri incentivi.
E’ ESATTAMENTE quello che sta per succedere con il decreto Fer X, appena approvato dalla CE, quindi di prossima pubblicazione in gazzetta. Tale decreto prevede, per ogni tipologia di impianti di produzione di energia rinnovabile, un meccanismo di supporto, sotto forma di differenti TARIFFE onnicomprensive, di importo fisso e di durata ventennale.
Per il fotovoltaico si tratta di 85 euro/MWh, 8.5 centesimi/kWh.
A tale tariffa si accede facendo apposita domanda, direttamente, per i nuovi impianti sotto il MWp ( praticamente tutti quelli che possono interessare le CER) e tramite gara per quelli di potenza superiore.In pratica il produttore si impegna a vendere ed il GSE a ritirare, per venti anni, a prezzo fisso e prestabilito.
Tale prezzo potrà essere maggiore o minore del prezzo di mercato, a seconda delle circostanze, ( attualmente il prezzo zonale è più alto della prevista tariffa onnicomprensiva, ad esempio) ma resterà comunque, definito e stabile per venti anni, dando certezza di ricavi e quindi rendendo finanziabili gli impianti.
E’, ai sensi di legge, una tariffa: fattura, iva, imposte etc.
Il problema è che, SE passa la posizione che vede una tariffa, ovvero una compravendita a prezzo definito, come un incentivo, automaticamente l’accettazione della tariffa onnicomprensiva definita del decreto fer x comporta l’autoesclusione del produttore da ogni possibile CER, perché l’incentivo delle CER non è compatibile con altri incentivi.
Un produttore che volesse entrare in una cer, di conseguenza, dovrebbe NON richiedere la tariffa onnicomprensiva, per farlo.
Il problema sta tutto qui: PERCHE’ dovrebbe farlo? A fronte di ricavi incerti e variabili, derivanti in parte dal ritiro dedicato ordinario ( che possono essere decurtati dai crescenti oneri di sbilanciamento, fra l’altro) ed in parte dalla quota di TIP che la CER deciderebbe di assegnargli, dovrebbe rinunciare, probabilmente per sempre, dati i contingenti limitati, alla tariffa onnicomprensiva.
Quale produttore lo farà? La risposta purtroppo è univoca: pochi, pochissimi. Forse solo le CER che riescono a realizzare i propri impianti. Questo malinteso, macroscopico, va chiarito, va chiarito urgentemente e va chiarito dal legislatore, che del resto è proprio quello che, chiamando un incentivo tariffa, ha generato il guazzabuglio ed ora minaccia di ritenere una tariffa un incentivo!!
Il guazzabuglio, pericolosissimo, NON HA MOTIVO D’ ESSERE!
Come mostrato, la tariffa onnicomprensiva non è un incentivo e pertanto non è in contrasto con l’ingresso in una CER.
Ma, disgraziatamente, senza un pronunciamento diretto, univoco ed immediato del legislatore, si rischia davvero il disastro!
Urgente, anzi: urgentissimo, che le Associazioni di categoria, le cer esistenti, quelle nascenti, quelle future e le forze politiche che condividono la percezione del rischio si attivino per disinnescare questa bomba!
Cosa si può dire, ancora su quel che succede a Gaza e dintorni?
Di nuovo, di sensato, di interessante, di non inutile, in sostanza?
Poco, credo.
Molto, molto, poco. Una cosa però mi sento di dire: le parole, come sempre, sopratutto quando ci sono scontri armati e sanguinosi in corso, ovvero quando l’irrazionale ha ormai prevalso, sono importanti. Specie quelle che scatenano la bestia, quelle che muovono irrazionalmente verso lo sterminio dell’altro, in primo luogo disumanizzandolo.
Già, agli esseri umani, in larga parte, ripugna ammazzare altri esseri umani: ci si devono portare per gradi, a convincersi della necessità di questo schifo.
In questo senso anche solo fare osservare come le parole, usate come missili, sono un’arma letale anche per chi le usa, potrebbe mantenere un senso.
Nella tradizione di Crisis non mi sottraggo ne all’orrore ne al paradosso, che all’orrore è quasi sempre connesso.
Ritengo valga quindi la pena di raccontare quale è stato, senza quasi possibilità di smentita, in questi dieci giorni di stermini vicendevoli ( ma sempre più asimmettrici naturalmente) il discorso più profondamente antisionista, antiebraico, assurdamente logico, in tale deteriore senso.
Una potentissima arma verbale, apparentemente logica ( la logica delle parole non sempre corrisponde alla logica delle cose o dei fatti o dei numeri) regalata ai peggiori nemici dello stato ebraico e degli ebrei tout court. Quelle parole le ha pronunciate Il Presidente della Repubblica Israeliano Herzog, durante un’intervista: “Conduciamo operazioni militari secondo le regole del diritto internazionale. Punto finale. Inequivocabile. Responsabile è un’intera nazione. Non è vera questa retorica secondo cui i civili non sono consapevoli e non sono coinvolti, è assolutamente falsa. Avrebbero potuto sollevarsi, avrebbero potuto combattere contro questo regime malvagio che ha preso il controllo di Gaza con un colpo di stato”.
Perchè sarebbe una frase incredibilmente antiebraica, antisionista, antiisraeliana?
Davvero devo spiegarvelo?
Visto la crudeltà ampiamente dimostrata dallo Stato isreliano in mille modi diversi ai danni dei palestinesi e dei cittadini arabi dello Stato, non è elementare rovesciare questa accusa sul popolo israeliano, o semplicemente sugli ebrei, giustificando quindi il terrorismo internazionale a caccia di civili innocenti nel mondo o azioni come quelle di Hamas, di questi giorni?
Non si vede come queste parole giustifichino proprio e sopratutto lo sterminio su basi etniche e/o religiose e/o politiche, a prescindere?
Non sono bastati la diaspora, duemila anni di persecuzioni, i pogrom ed infine i campi di concentramento, per capire che NON SI RAGIONA COSI’?
Non è bastato, no.
Capendo, assediato dalle domande incredule dei giornalisti, di averla detta grossa, Hezog si è corretto; è perfino riuscito a dire che ci sono ANCHE palestinesi innocenti, che non amano tanto Hamas… per poi rimetterci il carico da novanta dichiarando, più o meno, che comunque, se qualcuno gli spara un razzo dalla finestra, lui ha diritto a radere al suolo l’edificio.
Perchè ne parlo? Per ricordare che le parole sono bombe e lasciano crateri, oltre a fare morti.
La prima che muore, insieme all’umanità, è la ragione.
In tutti i sensi possibili.
Certe parole scavano crateri nella testa delle persone, lasciando un vuoto pieno di vento. Gelido.
Non solo. Come per le bombe, cert eparole, una volta usate, consentono agli altri di usarle con altrettanta forza, con altrettanta ” logica”, con altrettanta ” ragione”.
Come ogni singola arma che si rispetti, dopo un poco la usano tutti.
Valorizzare l’energia e i suoi flussi, anche quelli nascosti, legati al consumo di oggettistica la più varia, e’ un passo importante nella direzione giusta. Almeno a livello consapevolezza.
Quanta ne abbiamo di strada, anche solo per tornare ad un minimo di normalità!
In alcuni casi siamo MOLTO oltre il bene ed il male…segue esemplificazione
Ieri dopo un poco di tempo, sono passato dal mall sotterraneo della stazione di Firenze.Viaggio di una quindicina di km, prima stazione di fermata.
Di solito la Stazione la raggiungo in superficie ma in questi giorni devi risalire come un salmone la corrente avversa di turisti in ingresso a Firenze. E’ un delirio. Giù il periscopio ed immersione.
Hanno trasformato una galleria, appena dopo l’ingresso lato Santa Maria novella, in una specie di vertiginoso tubo di led.
I led sono efficienti, ok.
Ma alcune centinaia di metri quadrati di led, che sparano pubblicità e immagini pervasive da vertigine, sui tre lati della galleria, a tutta superficie, sono decine di kW.
Fa un caldo bestia.
Tutti si affrettano nell’aria soffocante, che peraltro esce dalle scale di accesso con un flusso costante e dissipativo.
Nessuno, di fatto, guarda le suggestive immagini che scorrono, fra cui, immagino, una povera Venere del Botticelli con maschera e boccaglio o vestita da sci…
Il tempo di riprendermi, guardando le ammoniti sul pavimento di lustro “marmo” di Verona ed eccomi nel mall, dove sembra essere concentrata la massima espressione di venditori di paccottiglia incomprensibile. Letteralmente.
C’è uno che vende solo puffosi maiali di stoffa acrilica senza arti, multicolori. Un altro che vende solo manga metallizzati e dolcezze incomprensibili orientali… Io mi immagino la remota città cinese dove qualcuno spende la sua vita a cucire nasi di puffosi e multicolori suini senza arti.
E tutta la trafila di decine di migliaia di chilometri che i puffosi hanno fatto per arrivare fino a qui.
Poi penso al cinese in arrivo da una città relativamente vicina a quella dalla quale i puffosi sono partiti, che entra, ne compra uno e se lo porta come souvenir d’Italie, indietro a casa…beh c’è n’erano due o tre, dentro il santuario della puffosita’ suina.
Mi e’ presa una vertigine.
Meno male che c’era un ragazzo che pestava sul pianoforte gratis, poco più in là, unica oasi di salvezza e realtà, qualcosa che forse era Billy Joel.
Sono riemerso, a riveder le stelle…
Ah no, erano luci a led, di uno spacciatore di bevande calde e fredde, in ambiente ad alto tasso di kitschosita…
La prima borsa di studio che ho preso era sull’utilizzo delle reti neurali artificiali per la previsione delle piene. Era trenta anni fa.
L’argomento continua ad interessarmi.
GBT4 e’ la prima rete neurale artificiale a raggiungere la connettività di un cervello umano.
Circa centomila miliardi di connessioni.
Sic.
Un cervello umano, oltre che pensare, deve occuparsi, come sappiamo, di un sacco di altre cose. Quindi non sappiamo quanto sia davvero complessa la parte “senziente”.
Non sappiamo quindi, nemmeno quali siano le capacità di chat gbt 4.
Il beta testing serve per scoprirlo.
Una certezza: siamo già oltre, MOLTO oltre, le capacità di Hal 9000 del film 2001: Odissea nello spazio.
Ho voluto testare la creatività, ad esempio, creatività finalizzata ad uno scopo preciso.
Ed anche le capacità di astrazione: ovvero capire come dovrebbe essere elaborato un dato argomento in un particolare contesto.
E capirlo relativamente ai fini generali, legati al contesto, alla strategia storica, al portato culturale e come tali non immediatamente intuibili.
Nemmeno per un umano che non abbia dimestichezza con “la temperie culturale” connessa a quel contesto.
Veniamo al punto:
Stavo camminando in aperta campagna dalle parti di San pietro a grado, nell’ultima tappa del cammino di San Jacopo, gli ho dato un compito: scrivere un discorso dell’angelus basato sui guardrail. Stavo infatti divertendomi a commentare qualunque cosa vedessi in termini apostolici, ecumenici e/o di esegesi architettonica, per passare il tempo e fare ridere la mia compagna di camminata.
Villini anni ‘70, suv, cassonetti, rugginosi rottami agricoli, tutto.
Ma di fronte al guardrail, che lei mi aveva additato, mi ero arreso. No, vabbè’ l’esegesi mistica del guard rail, non ie la fo’…
Beh gbt4 no…
Pietro:
Scrivi un discorso dell’angelus, basato sui guardrail.
Carissimi fratelli e sorelle,
in questo Angelus domenicale, vorrei riflettere con voi sull’importanza dei guard rail nella nostra vita spirituale.
Come sapete, i guard rail sono delle barriere di sicurezza poste lungo le strade per proteggere i conducenti da incidenti e pericolose cadute. Allo stesso modo, nella nostra vita, ci sono dei “guard rail” che ci proteggono dalle tentazioni e ci aiutano a rimanere saldi nella fede.
Questi “guard rail” spirituali possono essere rappresentati dalle Sacre Scritture, dalla preghiera, dalla partecipazione alla Santa Messa e ai sacramenti, dalla vita fraterna nella comunità cristiana e dall’ascolto dei santi insegnamenti della Chiesa.
Quando ci sentiamo smarriti o tentati dal peccato, dobbiamo appoggiarci su questi guard rail spirituali per rimanere sulla giusta strada e per evitare di cadere nell’abisso della disperazione.
Nel Vangelo di oggi, Gesù ci invita a non giudicare gli altri e a non essere ipocriti, ma a guardare prima alla trave nel nostro occhio. Questo ci ricorda che non siamo perfetti e che abbiamo bisogno di protezione e aiuto lungo il nostro cammino di fede.
Perciò, cari fratelli e sorelle, preghiamo insieme perché possiamo sempre essere protetti da questi guard rail spirituali e perché possiamo avere la forza di rimanere fedeli al nostro cammino di fede, anche nei momenti difficili.
Oh Santo Angelo custode, prega per noi e veglia su di noi come un guard rail protettivo lungo il nostro cammino verso la salvezza eterna.
L’inverno è stato lungo. I vecchi non ce l’hanno fatta. Molti dei cacciatori sono magri e deboli.Tre mezzi hanno il motore rotto, per il carburante bio-sintetico pessimo. Comunque, e’ così dispendioso, estenuante, farlo, che di fatto abbiamo rinunciato.
Qualcuno ha deciso di abbandonare la caccia. Anche perché, senza mezzi, non riusciamo a raggiungere le prede più grosse, che hanno cambiato le loro abitudini per stare alla larga da noi. Inoltre gli zot si sono stabiliti nella pianura.Con grandi arnesi su ruote hanno rimosso tutti i rottami sparsi qua e là, vestigia dei tempi della grande devastazione, in un grande mucchio, pian piano suddiviso in mucchi più piccoli ed ordinati. Al loro posto hanno messo degli oggetti scuro e rettangolari che raccolgono l’energia senza fine del sole.Hanno anche innalzato delle torri, che abbiamo creduto fossero per l’avvistamento, finché non vi hanno montato delle grandi ali che ruotano intorno ad un centro, sempre per raccogliere energia.Ora coltivano la terra, una cosa che noi non sappiamo fare, ne abbiamo mai fatto. Sono in forze, ben vestiti, vivono in case, come gli avi distruttori di tanti anni fa.La sera, fanno musica. La sentiamo arrivare, accresciuta da qualche loro congegno.In-Iett-Or e Centr-A-Lin, sono andati a vivere con loro, accolti in amicizia. Tornano a trovarci, raccontandoci di tutte le cose che stanno imparando e di come gli Zot siano finalmente liberi dalla schiavitu’ dell’energia, dalla necessità di predare gli oleotir, dagli stenti, dal freddo, dal caldo, dalla guerra per l’ultima riserva, che abbiamo conosciuto nelle ultime dieci generazioni….I giovani stanno andando tutti con loro.Noi restiamo qui, ancora per un poco, per non lasciare soli gli ultimi anziani, persi nei loro deliri…Bruuum bruuuuum bruuuum, li sento mormorare ad occhi chiusi, mentre assaporano il ricordo dei gas di scarico carichi di promesse della loro gioventù…Il PaOLEOlitico sta finendo.E’ stato bello, finché e’ durato, o forse come tutte le cose, le apprezziamo solo quando le dobbiamo lasciare.In verità, Ora che ci penso, non è mai stato bello.Quel che era bella, era la speranza in un futuro migliore, di cui ci dava l’illusione. Ora sappiamo che era un’illusione.Gli Zot forse analogamente si illudono.Ma e’ una illusione che vale la pena di perseguire.Il futuro è loro.Ed e’ giusto così. Friz-i-On, prima lancia del clan dei Park-Egg
Oggi e’ cominciata come una bellissima giornata. Alzati di buon, ora, rifocillati con la consueta colazione di focaccia di grilli in salsa oleò sintetica, ci siamo guardati intorno per pianificare la giornata di caccia.
Marm-Itt, il nostro capo caccia, ci ha ricordato che era ormai arrivato il tempo della grande transumanza, quando sconfinate mandrie di Oleotir si spostano dalle torride terre del desertico sud, dove si radunano intorno ai pochi pozzi ancora produttivi, verso le gelide lande del Nord, dove scambiano fusti di prezioso nettare fossile con primizie di stagione, marmellate ed altre delizie alimentari.
In effetti, in lontananza, al di là delle terre perdute, vetrificate ed ancora nocive, dopo cinquanta anni dal grande bum, si alzavano gli ordinati polveroni delle mandrie in movimento.Abbiamo organizzato la caccia come al solito.Piccoli gruppi provocatori che deviassero gli oleotir più lenti verso una zona predisposta per l’imboscata… solite cose.C’è stata in novità, brutta.Gli oleotir questa volta erano accompagnati.Ma non dalle solite blindosbanda V6.Quelle le conosciamo: pericolose ma pesanti e con serbatoi modesti, rispetto ai consumi. Dopo qualche ora di inseguimento, dove noi ci diamo il cambio, devono fermarsi a rifornire. Con loro si ferma anche la mandria. In qualche caso fortunato, uno degli oleotir si ferma a biberonarli. A quel punto, gioco facile. Ma questo volta c’erano gli Zot. O meglio: una loro Tribù mercenaria che non ha bisogno di linfa. I loro blindozot sono nutriti dal sole. Hanno delle grandi ali che non servono per volare ma li alimentano mentre si muovono.Non si fermano, se non di notte, quando tutta la mandria si accampa in circoli difensivo inpenetrabili.Non solo: la loro velocità media non è alta ma sono capaci di scatti rapaci con cui hanno potuto speronare tre di noi.Pist-On e Karb- Urator si sono ribaltati più volte. Karb-Urator ora sgassa e sgomma nell’altra dimensione. Pist-On ha strappato una fascia e dovrà starsene tranquillo in caverna per almeno un mese.La figlia di Karb-Urator, Centr—A-Lin e il suo fidanzato, i-niet-or continueranno sulla strada tracciata, terminato il lutto.
Dopo una settimana di caccia, siamo tornati a serbatoi vuoti. In lontananza dall’alto del nostro rifugio, sotto una cengia rocciosa, abbiamo visto pian piano scomparire l’ultima mandria di oleotir. Presto sarà inverno. Come faremo? Raccogliamo strame dei bovini che liberamente pascolano, dove ancora c’è erba, provando a fermentarla e distillarla per farne Nuova linfa per i nostri mezzi.
Il Super Bonus: un costo che non c’è, una politica che non lo sa. Forse.
Il Ministro Giorgetti, a margine dell’approvazione del decreto legge sul blocco della cessione del credito del Superbonus, ha più volte affermato cose non vere.
Il ministro, a quanto riportano gli organi di stampa, ha affermato “politica scellerata usata anche in campagna elettorale e che ha prodotto beneficio per alcuni cittadini ma posto alla fine in carico a ciascun italiano 2mila euro a testa.” ribadendo che il costo della misura per lo Stato risulta essere di 110 miliardi.
Che non siano vere, è un fatto, non opinabile. Resta da decidere se l’abbia detto perché non consapevole di stare affermando una falsità o coscientemente. In entrambi i casi, si rivela completamente inadeguato alla posizione che ricopre o perché non in grado di affrontare in termini elementari un tema di tale rilevanza, visto che coinvolge decine di migliaia di imprese e centinaia di miglia di incolpevoli cittadini e lavoratori o perché pronto a distorcere la realtà a favore di un disegno politico che ignora l’interesse del paese, delle imprese, dei lavoratori, dei cittadini.
Sono seguiti alcuni giorni di polemiche, con il consueto batti&ribatti tra governo ed opposizione che sembra fatto apposta per confondere i cittadini.
Ieri, finalmente rimessasi dall’influenza, la Presidente del Consiglio ha fatto affermazioni, se possibile, ancora meno veritiere.
E’ il Capo del Governo, che parla, sia pure informalmente, a tutti noi. Quel che dice, va preso sul serio.
Che qui andiamo a smentire, nitidamente, pezzo pezzo, virgolettato per virgolettato.
“il superbonus è costato circa 2mila euro( a cittadino) …circa 105 miliardi“. L’aveva detto Giorgetti, L’ha ribadito anche la Presidente del Consiglio.
FAKE NEW
In Italia siamo 60 milioni di cittadini ( e spiccioli).
Il superbonus, finora ( dati ufficiali ENEA) ha generato: 12, 3 miliardi di detrazioni nel 2021 e 51,3 miliardi nel 2022. SONO 63 MILIARDI e spiccioli. Si raggiunge la cifra di 110 miliardi solo sommando il bonus facciate ( 20 miliardi) e tutti gli altri bonus, sismico, ecobonus ordinario, etc che valgono circa 30 miliardi. In realtà dei 60 miliardi di euro di teorici costi per le casse dello Stato, la metà, sotto forma di Iva, Irpeg, irpef, contributi previdenziali etc etc, vengono ripresi nello stesso anno di imposta, quindi immediatamente.
Per intanto i 60 miliardi diventano poco più della meta, spalmati su almeno quattro anni, meno di 8 miliardi di euro l’anno. Tutto questo senza contare gli effetti moltiplicatori del reddito e del pil generati dal superbonus, tanto maggiori quanto maggiore è la circolazione del credito fiscale. Di seguito una quadro elaborato da ANCE
2) “moltissime truffe, circa 9 miliardi di euro di truffe ” QUASI fake new. Le truffe ci sono state. Per miliardi, a Giugno erano già 5 miliardi accertati, ma riguardano nella quasi totalità il bonus facciate ( 51% del totale a febbraio 2022) l’ecobonus ordinario ( 37)% e solo marginalmente ( rispettivamente l’ 1% ed il 9%) il superbonus ed il sismabonus.
Per un motivo molto semplice: le certificazioni ed asseverazioni obbligatorie, praticamente da subito, per questo genere di bonus, mentre non erano necessarie per i bonus facciate ed eco. Sintesi: vi sono truffe nel settore dei bonus edilizi ma non riguardano, nella stragrande maggioranza il superbonus e sono comunque riferibili ai primi, confusi, passi della misura.
3) “se lasciassimo il superbonus così com’è non avremmo i soldi per fare la finanziaria” SUPERFAKENEW: i crediti fiscali, quando come e SE esigibili, sono esigibili da chi si presenta all’incasso, presso lo stato, in un periodo variabile tra quattro e dieci anni. A seconda del tipo di bonus e di quando è stato accreditato. Prendiamo l’ipotesi più restrittiva e semplifichiamo al massimo: Considerando solo il superbonus, i 60 miliardi di euro di superbonus genereranno ( ammesso che siano tutti esigibili!!) 15 miliardi di euro l’anno di crediti fiscali che per lo Stato si tradurranno in minori introiti. A fronte di questi miliardi di euro di minori introiti, abbiamo visto, si generano MAGGIORI introiti, dovuti ad iva, imposte, tasse, contributi etc etc, per oltre 28 miliardi. I conti, nel 2021 e 2022 si sono chiusi IN ATTIVO, sul fronte Bonus, generando maggiori introiti e non minori! Da notare che la recentissima direttiva europea sulle modalità con cui si deve calcolare il bilancio dello Stato lascia libera scelta ai paesi di calcolare i crediti fiscali come minori entrate, anno per anno e non come maggior debito, tutto insieme. Ovvero, per la CE è ok calcolare il credito derivante dal superbonus nel modo indicato. A tutti gli effetti, non solo i soldi per fare la finanziaria non possono mancare a causa del superbonus ma anzi il superbonus , almeno finché è durata la cessione del credito ha contribuito a migliorare il bilancio dello Stato, anche senza contare gli effetti, imponenti sull’economia ( si stima che da un terzo alla metà della crescita economica del 2021 e 2022 sia stata generata dalle varie misure di bonus ) . Avere bloccato la cessione del credito nel 2023 PEGGIORA i conti dello Stato, dato che rende immediata e più rapida e certa la presentazione “all’incasso” dei crediti. Al contrario di quel che sarebbe successo se i crediti fiscali avessero potuto circolare liberamente.
4)«cercare soluzioni per evitare il tracollo di migliaia di aziende. Abbiamo fatto un altro decreto che impedisce l’acquisto di crediti da parte delle pubbliche amministrazioni, perché quella specie di moneta parallela rischiava di impattare sui bilanci degli enti locali . Poi abbiamo detto che in futuro non sarà più possibile cedere quei crediti, perché è uno dei modi più efficaci per aiutare gli “esodati del 110”, cioè chi è rimasto con i crediti in mano» Doppia SUPERFAKENEW con avvitamento e non sequitur.
Per intanto: è VERO: acquisire da parte delle Pubbliche amministrazioni locali i crediti incagliati dalle piccole e medie imprese rimaste con il cerino in mano impattava sui bilanci di dette PPAA.
In senso POSITIVO.
Per motivi ovvi: come il credito di imposta era ceduto alle banche per una percentuale del suo valore di facciata, così permettendo margini interessanti alle banche, così sarebbe stato ( ed è!!!, per chi si è mosso velocemente) anche per le PPAA. I sessanta miliardi di superbonus sarebbero diventati circa sei o più miliardi di euro di UTILI per i bilanci degli enti locali, che avrebbero potuto spendere questi soldi per Ospedali, scuole ed in generale servizi al cittadino ed investimenti connessi.
Tont new: un minimo di attenzione a quel che si dice, da parte di chi ci rappresenta non guasterebbe.
Certo, potrebbe darsi che si sapesse quel che si stava dicendo. E questo sarebbe ancora più grave.
Veniamo alla povere piccole e medie imprese del settore edile rimaste con miliardi di crediti non esigibili. Stiamo parlando di decine di migliaia di imprese e centinaia di migliaia di lavoratori e famiglie. Ben di rado è successo che una singola misura presa in un Decreto Legge, quindi senza passare dal parlamento, provvisoria, potesse danneggiare cosi tante persone, imprese ed economie locali.
L’affermazione “ in futuro non sarà più possibile cedere quei crediti, perché è uno dei modi più efficaci per aiutare gli “esodati del 110”, cioè chi è rimasto con i crediti in mano”.
E’ un tragico “Non sequitur”, ovvero che dalla premessa NON segue la conclusione.
Più o meno come dire che, per proteggere qualcuno dalle violenze, lo percuoto con un nodoso randello. Considerando che si gioca con la vita delle persone ed il futuro del paese e dell’economia, si può serenamente dire che è vergognoso farlo con tanta leggerezza ed approssimazione.
Si potrebbe continuare ma ve la risparmiamo.
Resta da chiedersi: che senso ha in termini politici questa manovra? In termini di bilancio dello Stato, abbiamo sommariamente visto ne ha ben poco. In termini politici è suicidale:Mettere sul lastrico migliaia di imprese incolpevoli e centinaia di migliaia di lavoratori ( gli esodati del superbonus) non sembra esattamente una idea politicamente geniale.
Sembra evidente quindi che la decisione è stata presa con l’intento preciso di bloccare la misura, per motivi che non pertengono al bilancio dello Stato ne, in termni immediati, alla politica. Quindi è proprio il concetto di credito fiscale, ovvero moneta fiscale quello che si è inteso colpire. Anche a costo di generare un danno immediato e duraturo per il paese. Anche a costo di dimenticarsi che la Direttiva Comunitiaria EPBD, appena firmata a Bruxelles, che, nota bene, ha preso le mosse proprio dal superbonus italiano, ci imporrebbe non solo di istituzionalizzare i bonus edilizi, per almeno un decennio, ma di triplicare la velocità di ristrutturazione attuale che è già circa il triplo di quella precedente al superbonus, che si “ muoveva” al ritmo di un 1% di edifici ristrutturati ogni anno. Quel che avremmo fatto in cento anni dovremo farlo in dieci.
Sembra assolutamente evidente che non solo i bonus edilizi devono restare ma devono essere pensati in maniera da risultare ancora più attrattivi per tutti, anche coloro che non si possono permettere le ristrutturazioni.
Altrimenti pagheremo penali miliardarie, saremo meno competitivi rispetto ai nostri vicini, il mercato immobiliare collasserà e con esso probabilmente il settore delle costruzioni…uno scenario da incubo, se mai ve ne fu uno.
La morte non va mai molto di moda. Ma si porta su tutto e sopratutto su tutti. Esiste un sito, funerali.org, che almeno, apotropaicamente, la tratta come un normalissimo settore merceologico.
Pere che gli affari, in Europa, vadano MOLTO bene.
Da questo vivificante sito sono passato a quello delle statistiche europee relative. Sintesi fattuale: e’ in corso un’anomalia di mortalità paragonabile a quella dovuta al covid.
L’anomalia e’ presente in tutte le classi d’età ma è più visibile nelle classi d’età più giovani.
In questa callsi di età fino a 44 anni questa è l’UNICA seria, anomalia neil tasso di mortalità degli ultimi cinque anni. Questo perché queste classi d’età NON erano state significativamente toccate dal Covid, come e’ noto. Per quelli con più di 40 anni, l’impatto sembra paragonabile ai momenti peggiori delle varie ondate di Covid. Naturalmente la spiegazione ufficiale, peraltro riscontrabile a stento, e’ che si tratta di influenza, particolarmente insidiosa. Fosse vero, non spiegherebbe l’aumento di mortalità nelle classi più giovani. Fosse il covid, sarebbe un aumento di mortalità, su tutte le classi, paragonabile a quello causato nei momenti peggiori. Sarebbe la prima volta che il covid colpisce serimaente anche i giovani.
E’ un nuovo morbo ancora non dichiarato? Una variante del Covid aggressiva? Un effetto dei vaccini? Quest’ultimo argomento, ovviamente, appena affrontato fa alzare scudi e spadoni medioevali a si-vax/no-vax schierati in ordine di battaglia. Me me chiamo fuori. Una cosa che farei notare è però la presente: la mortalità è aumentata ai livelli massimi dei picchi epidemici ma le terapie intensive e le corsie degli ospedali sono attualmente non particolarmente affollate. Qualunque sia il motivo, quindi, sembra portare a una morte rapida, poco o per niente ” ospedalizzata”.
Sia quel che sia, sembra opportuno saperlo, sembrerebbe opportuno farsi qualche domanda, che dite?
Qui i dati originali. https://www.euromomo.eu/graphs-and-maps/